Alfasigma e CBM Italia insieme in Etiopia per garantire un'istruzione di qualità e inclusiva per i bambini con disabilità

Offrire un’educazione inclusiva di qualità ai bambini con disabilità delle regioni Tigray e Amhara è l’obiettivo del progetto EQIEP che CBM Italia porta avanti in Etiopia con il supporto di Alfasigma.


Nel mondo oltre 1 miliardo di persone ha una disabilità e l'80% di loro vive nei Paesi in via di sviluppo. Qui esiste un ciclo che lega povertà e disabilità: quando vivi con risorse economiche scarse non puoi accedere al cibo, alle cure o all’assistenza di cui hai bisogno, per questo rischi maggiormente di sviluppare una disabilità. Quest’ultima a sua volta incrementa il rischio di povertà poiché solo la metà dei bambini con disabilità va a scuola e, una volta cresciuti, solo in 2 casi su 10 riescono a trovare un lavoro.

Per questo Alfasigma ha deciso di sostenere CBM Italia, un’organizzazione umanitaria impegnata nella prevenzione e cura della cecità e della disabilità evitabile, nell’inclusione delle persone con disabilità nel Sud del mondo e in Italia e che riconosce l’educazione inclusiva quale diritto fondamentale di ogni studente.

"L’educazione è un diritto umano fondamentale, sancito nell’articolo 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e nell’articolo 24 della Convenzione dei Diritti delle Persone con Disabilità. Ogni individuo ha diritto all’istruzione: è su questo principio che si basa il nostro lavoro nei Paesi in via di Sviluppo. Vogliamo garantire ai tanti bambini con disabilità di poter andare a scuola e lo facciamo rendendo le scuole accessibili, formando i docenti, dotando le scuole di materiali adeguati a favorire l’inclusione e sensibilizzando le famiglie e le comunità sul diritto all’educazione” ha dichiarato Massimo Maggio, Direttore di CBM Italia.

“Dal 2009 Alfasigma non ha mai fatto mancare il suo sostegno a CBM. I progetti di CBM ci hanno coinvolti fin dall’inizio per la modalità nel fornire sussidi a bambini che altrimenti sarebbero rimasti esclusi da un qualunque percorso di istruzione.” Dott.ssa Silvana Spinacci, Responsabile della Corporate Image & Social Responsibility.

Il progetto Garantire un'istruzione di qualità e inclusiva per i bambini con disabilità (EQIEP) in Etiopia

Il progetto, sostenuto da Alfasigma, si inserisce nel quadro degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), in particolare fa riferimento al 4° Goal che è fornire un’educazione di qualità, equa e inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti. Nello specifico, EQIEP si focalizza sul quinto punto del 4° SDGs che sottolinea la necessità di eliminare le disparità di genere nell’istruzione e garantire la parità di accesso a istruzione e formazione per i più vulnerabili, comprese le persone con disabilità.

Grazie al progetto Garantire un'istruzione di qualità e inclusiva per i bambini con disabilità (EQIEP) in Etiopia sono stati raggiunti una serie di obiettivi. È stato migliorato l’ambiente scolastico delle 12 scuole interessate, sia a livello di accessibilità strutturale, sia a livello ambientale. È stato creato un ambiente scolastico inclusivo, nel quale tutti i bambini con e senza disabilità possono portare avanti ugualmente la loro educazione. Alle famiglie dei bambini con disabilità sono stati forniti sia materiali di assistenza specifici, sia materiali di cancelleria con il fine di ridurre l'assenteismo e l'abbandono della scuola: la maggior parte dei genitori di bambini con disabilità non si può permettere di fornire i dispositivi di assistenza necessari per i propri figli. È stato rafforzato il coinvolgimento degli attori del settore dell'istruzione nell'educazione inclusiva, attraverso l’organizzazione di diversi appuntamenti formativi. I partecipanti alle formazioni sono stati in grado di identificare principi e pratiche di educazione inclusiva e diversi metodi per accogliere studenti con diversi tipi di disabilità. Molta attenzione è stata inoltre data alla sensibilizzazione delle comunità: anche per loro sono stati organizzati appuntamenti formativi e sono state istituite organizzazioni locali di persone con disabilità. Laddove già ce ne fossero, è stato dato loro sostegno.

Grazie all’insieme di queste attività, nelle aree di intervento del progetto è aumentato il numero di bambini con disabilità identificati e poi iscritti a scuola.

La scuola Robit

CBM Italia si è impegnata nella costruzione ed equipaggiamento della scuola Robit, una scuola aperta a studenti con e senza disabilità e lo ha fatto con l’aiuto di un partner locale. In questi anni, infatti, il numero di bambini che vivono e studiano qui è aumentato (oggi sono 55). L’attuale struttura non è adeguata a ospitarli tutti e a rispondere alle esigenze di studenti con disabilità diverse (visive, uditive, motorie). Per questo la nuova scuola verrà costruita nel distretto di Kobo, a Nord Wollo, in una zona più centrale e quindi più facilmente raggiungibile dagli studenti. Il progetto sarà sviluppato in collaborazione con Arcò – Architettura e Cooperazione, un team di architetti specializzati in edifici sostenibili e accessibili.

La nuova scuola sarà dedicata esclusivamente alle classi primarie, dal primo all’ottavo grado. Le attività previste, sostenute da CBM Italia, sono: costruzione della scuola (classi, dormitori ecc), acquisto arredi interni e attrezzature, vitto per studenti con disabilità (cibo, vestiti, materiale scolastico), sostegno ai salari dello staff.

La storia di Dagan

A sei anni una tubercolosi celebrale lo rende cieco e gli paralizza il lato sinistro del corpo. Da quel momento, per due anni, Dagan smette di andare a scuola e non esce più dalla propria casa composta da un’unica stanza che condivide con altre sei persone nello slum di Addis Abeba, con l’unico supporto economico dato dal lavoro di calzolaio del padre.

Ma grazie al progetto EQIEP, Dagan ha trovato una scuola che lo supporta con materiali didattici adeguati, insegnanti e compagni che si affidano a metodi didattici inclusivi ed ha ripreso il suo percorso didattico.

CBM gli ha fornito anche un tavolino su cui poter svolgere i compiti a casa e ha donato al padre nuove strumentazioni per realizzare scarpe con la punta chiusa.

Oltre a questa, sono tante altre le storie che si possono leggere direttamente sul sito di CBM e che dimostrano l’importanza di progetti di educazione inclusiva per spezzare il ciclo disabilità-povertà.

 

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